martedì 3 dicembre 2013

Antica leggenda greca sulla Calendula

Il nome del fiore della Calendula deriva dal latino Calendae, ovvero “primo giorno del mese”, fu così denominata probabilmente perché la Calendula fiorisce una sola volta al mese; viene definita anche Solsequium, ovvero “che segue il sole”o “orologio dei contadini”, proprio perché i suoi fiori sbocciano al levarsi del sole e si richiudono al tramonto e nel corso della giornata sono sempre rivolti nella direzione da cui proviene la luce solare.
Mazzo di Calendule
Secondo una leggenda greca, Afrodite dea della bellezza, quando venne privata dell'amore di Adone per volontà di Zeus, scoppiò in lacrime e pianse a lungo, quando le sue lacrime sacre toccavano terra si trasformavano in fiori, fiori di Calendule.

Per questa ragione nella mitologia greca le sofferenze e le pene d’amore si rappresentavano con l’immagine di una donna giovane che indossava una ghirlanda di calendule. Nonostante il fatto che si tratti di un fiore bellissimo, dai colori intensi, con petali arancioni e grandi, simile ad una margherita, simboleggia, nel linguaggio dei fiori, la sofferenza e il dolore.




La Calendula Officinalis appartiene alla famiglia delle composite, la sua fioritura è abbastanza comune in Italia e nell'Europa meridionale, possiede diverse proprietà terapeutiche, benefica amica dell'uomo, se ne ricavano tinture sia dai fiori che dalle foglie per produrre creme e polveri cicatrizzanti.

Il decotto di Calendula è utilizzato per guarire dalle gastriti e dalle ulcere, per combattere l’inappetenza, come allevio per i dolori di stomaco, depura e facilita la diuresi.
Inoltre la Calendula è molto efficace contro le manifestazioni virali e batteriche, come fungicida, per annullare la tossicità delle sostanze inoculateci con le punture di molti insetti; serve come rimedio contro il veleno di meduse e attinie.
Arancio come il fior di Calendula

Efficiente anche, nelle percosse e piaghe che fanno sforzo a rimettersi, negli spasmi del tratto gastroenterico, nelle mucose accese da agenti esterni, bacteri e miceti, o per uso intimo, si preordinano infusi con i petali, l’estratto alcolico e il suo estratto, mentre l’unguento alla calendula e l’oleolito servono ad applicazioni locali, massaggi e impiastri.

In Omeopatia la Calendula è nota come toccasana in presenza di processi di suppurazione, per cicatrizzare e per disinfiammare mucose e tessuti.
Con la Calendula si guariscono ferite di ogni tipo, oltre alle stomatiti, alle otiti e alle congiuntiviti, ed è medicinale insostituibile ed efficace nel trattamento di ascessi e fistole.

Se ancora non l'avete mai provata, allora chiedi info al tuo farmacista di fiducia, e vedrai che ti la consigliera senza dubbi.
Mamme e non, la calendula è speciale!

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