L'Amorphophallus Titanum ovvero il fiore più grande del mondo appartiene alla famiglia delle Araceae, ovvero quella delle Calle o dell'Anthurium, noto come l’Aro Titano, vegeta spontaneamente solo sull’isola di Sumatra, il primo botanico a scriverne e a parlarne fu un italiano, il fiorentino Odoardo Beccari e nel 2007 a Firenze si è potuto assistere alla eccezionale fioritura di uno di questi esemplari, tuttora conservato nel Giardino dei Semplici, a Firenze.
Si tratta di un fiore tropicale è molto raro, se ne conservano e coltivano esemplari in alcuni giardini botanici sparsi per il mondo con l’unico scopo di evitarne l’estinzione.
Si tratta di un fiore tropicale è molto raro, se ne conservano e coltivano esemplari in alcuni giardini botanici sparsi per il mondo con l’unico scopo di evitarne l’estinzione.
L’Aro Titano fiorisce solo per tre giorni all’anno ogni sei o sette anni, le sue dimensioni raggiungono i tre metri di altezza, il suo odore in controtendenza rispetto a quello che si possa pensare, è assolutamente insopportabile, più che di un profumo in questo caso si parla di un fetore, di materia organica in decomposizione si potrebbe dire, tanto che gli inglesi lo chiamano "the corpse flower” ovvero il fiore cadavere; proprio al Kew Gardens di Richmond upon Thames, un orto botanico a pochi km da Londra, nel 2002 ci fu una delle più spettacolari fioriture.
L’esalazioni vere e proprie emanate dall’Aro Titano sono una strategia perpetrata dal fiore per attirare l'attenzione degli impollinatori per lui più importanti, ossia alcuni coleotteri appartenenti alla famiglia Silphidae, che usano nutrirsi di cadaveri ed escrementi.
L’esalazioni vere e proprie emanate dall’Aro Titano sono una strategia perpetrata dal fiore per attirare l'attenzione degli impollinatori per lui più importanti, ossia alcuni coleotteri appartenenti alla famiglia Silphidae, che usano nutrirsi di cadaveri ed escrementi.
Le origini dell’Aro Titano provengono da un tubero, coltivato in Indonesia che rappresenta una importante fonte di approvvigionamento alimentare delle popolazioni di quei luoghi.
In Belgio, a Bruxelles si trova un altro esemplare che è divenuto elemento di attrazione turistica, curiosi e visitatori di quel paese aspettano ore in fila per poterlo poi ammirare per pochi attimi, tanto che la direzione del museo belga ha deciso di prolungare l’orario di apertura del museo dall’alba al tramonto senza interruzione proprio per poter accogliere in qualche modo questa eccezionale affluenza.
I petali dell’Aro Titano del museo di Bruxelles sono di colore giallo e viola, la sua fioritura la si è potuta vedere per tre volte dal 2008 ad oggi, in questo caso il fiore è alto 2,44 metri.
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